DIVING SYSTEMS EXPERIENCE

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Continua l’esperienza di Faentia Consulting nel mondo del Diving con una divisione specifica all’interno delle Business Units P.S.E. (Product Safety Engineering) e Tech Docs.

 

Sono passati ormai 5 anni da quando il primo dispositivo Diving, un sistema d’immersione per bassi fondali (max 50 metri di profondità) con alimentazione dalla superficie, è stato appoggiato sul tavolo riunioni della Faentia Consulting tra l’incredulità e la curiosità generale.

Da allora i tecnici di Faentia Consulting di strada ne hanno fatta veramente tanta, anche grazie alla collaborazione con il “Diver” che avevamo davanti, ovvero, Lorenzo Cervellin, Diver di fama mondiale

L’incontro è stato illuminante: da una parte un’azienda esperta di progettazione sicurezza prodotto con tecnici provenienti soprattutto dal mondo aeronautico, dall’altra un Diver con infinita esperienza pronto a far crescere persone dalla mente aperta.

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E da allora, marzo 2006, ci sono voluti pochi mesi per entrare per la prima volta nel “tempio” del mondo Diving: la Kirby Morgan Dive Systems Inc.

Nel frattempo un terza compagine entrava a fare parte del gruppo, l’organismo Notificato DNV Modulo Uno di Torino (oggi Eurofins Modulo Uno S.p.A.) che ha rivestito una parte altrettanto importante nel continuativo rapporto con la Kirby Morgan Inc..

 

Durante l’incontro in Florida (settembre 2006) presso la sede del Dive Lab, nessuno dei partecipanti si sarebbe mai immaginato cosa stesse nascendo: un gruppo di lavoro italo-americano esperto in prove di laboratorio e pratiche su dispositivi costruiti in conformità alle norme europee EN250 e EN15333-1.

Faentia Consulting, Eurofins Modulo Uno, Aquatica, Dive Lab Inc. e naturalmente KMDSI Inc. hanno iniziato ad eseguire tests, tra difficoltà interpretative della norma, metodologie di esecuzione dei tests e lo scontro tra due diverse mentalità di approccio alla normativa tecnica, quella europea e quella americana; più intricata ed intellettuale la prima, più semplice e di approccio pratico la seconda.

Le esperienze sono poi maturate con l’approdo ad altri progetti, tra i quali la collaborazione per la realizzazione del sistema di immersione con alimentazione dalla superficie realizzato dal corpo VVFF di Ravenna.

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Oggi, insieme alla KMDSI stiamo affrontando altre sfide, ma soprattutto stiamo osservando questo mondo affascinante per vedere dove potere lasciare ancora la nostra impronta.

Dopo le visite alla Underwater Intervention 2010 e 2011 di New Orleans (LA), due settori hanno attirato la nostra attenzione (oltre a quello dei caschi per immersione in alto fondale):

  • Il mondo dei ROV / AUV  con particolare riferimento alle interfacce per il loro comando e controllo
  • Il mondo dell’informazione tecnica per il Diver.

 

 

Pensiamo, infatti, che le esperienze sulle interfacce e la gestione delle informazioni tecniche, maturate  per il settore aerospazio, possano essere trasferite al mondo Diving.

Nella new letter di marzo 2011 avevamo già fatto un focus sugli UAS/UAV per il campo aerospazio e su quanto sia enormemente cresciuto negli ultimi vent’anni l’interesse attorno a questa tecnologia; siamo fortemente convinti che anche nel campo delle operazioni ROV / AUV del mondo Dive l’interesse e soprattutto la necessità di avere interfacce sempre più prestanti e usabili, sia in aumento.

Per quanto riguarda invece l’informazione tecnica, la R&D Business Unit di Faentia Consulting sta lavorando da circa un anno per sviluppare sistemi di Realtà Aumentata.

Questi sistemi, ad oggi utilizzati soprattutto in campo militare, sono ottimi ausili quando siamo in presenza di ambienti gravosi come quello subacqueo.

Il pensiero di dare all’operatore subacqueo (Diver) la possibilità di leggere informazioni, vedere video o altro, è un grande apporto di innovazione e sinonimo di miglioramento delle condizioni lavorative oltre che degli aspetti di sicurezza.