L’Ergonomia come valore aggiunto nella Ri-Progettazione di linee di produzione: il caso Marini Bomag Fayat Group

Faentia Consulting: Marini Fayat Intervista

Negli ultimi anni la necessità di garantire elevati standard di sicurezza e la consapevolezza dell’importanza del fattore umano all’interno dei cicli produttivi sta portando sempre più aziende ad iniziare progetti che prevedano l’introduzione di migliori condizioni di lavoro tramite la ri-progettazione delle proprie linee di produzione.

 

 

La Business Unit Ergonomia di Faentia Consulting opera in questo settore affiancando le aziende sia nella fase di valutazione della situazione attuale sia nella identificazione e progettazione di appropriate misure in grado di ridurre o eliminare i rischi a cui sono esposti gli operatori.

 

 

L’obiettivo è quello di “umanizzare il lavoro” garantendo un maggiore benessere degli operatori dal quale, e questo è indubbio, passa anche una maggiore produttività. Solo in questo modo si può arrivare all’ottimizzazione delle performance del sistema di produzione di cui l’operatore è parte integrante e fondamentale.

 

 

Un interessante progetto a cui Faentia Consulting ha partecipato è stato realizzato dalla Marini Bomag Fayat Group di Alfonsine (RA). Nel seguito riportiamo un’intervista a Claudio Zanelli, Factory Manager di Marini Bomag Fayat Group e fautore del progetto, che bene illustra il progetto ed i vantaggi che ne sono derivati.

 

 

 

 

Claudio, per quali motivi avete deciso di investire su un progetto di Ergonomia?

 
I fattori principali che hanno evidenziato la necessità di rivedere il nostro flusso produttivo sono stati due: posture errate e la necessità di guardare al futuro, considerando l’allungamento dell’età lavorativa. Questi due aspetti hanno creato l’esigenza del cambiamento e una revisione dei processi con lo scopo di migliorare le condizioni di lavoro dei nostri lavoratori senza perdere in produttività.

Per il nostro progetto abbiamo individuato nell’Ergonomia, come scienza che studia l’interazione tra le persone ed i sistemi di lavoro e che ha come obiettivo quello di garantire il benessere delle persone e di ottimizzare le performance del sistema “persone-sistema” lavoro nella sua totalità, il nostro punto di partenza.

 

 

 

Cosa vi ha spinto a scegliere la Faentia Consulting come partner per il progetto di ri-progettazione della linea di assemblaggio ferri da stiro?

 
La conoscenza dell’Ergonomia nelle sue declinazioni è ancora poco diffusa in Italia, in particolare nelle piccole imprese. Il design e l’automotive hanno utilizzato il termine Ergonomia nelle proprie campagne pubblicitarie recenti, ma dietro al significato c’è una cultura molto ampia, conoscenze che non si apprendono senza una elevata formazione e la realizzazione dei progetti.

La scelta di Faentia Consulting come partner del progetto è stata molto semplice. Il gruppo di professionisti di Faentia garantisce un supporto tecnico di elevate competenze, anche internazionali. Fin dai primi incontri l’area commerciale ha compreso le nostre esigenze proponendo un percorso logico e coerente con il nostro contesto. Gli Ergonomi Certificati Europei di Faentia sono stati fautori insieme ai nostri tecnici di un cambiamento importante che ci ha permesso di raggiungere gli obiettivi prefissati. Grazie ad una struttura snella è stato possibile rendere questa collaborazione efficiente.

La collaborazione con Faentia è stata fondamentale a partire dalla valutazione dei criteri di fattibilità del progetto fino ad arrivare alla redazione della relazione tecnica, alla individuazione e progettazione delle misure da implementare e infine alla realizzazione del prospetto economico utile per poi proporre un investimento importante in termini di costi in attrezzature e formazione.

 

 

 

Quali sono secondo te i vantaggi della ri-progettazione ergonomica?

 
Ripensare con nuove competenze ad un flusso di lavoro ergonomico ha creato per noi più opportunità: dimostrare alle persone una attenzione e sensibilità maggiori, semplificare le attività, ottenere spazi più funzionali, diminuire gli errori generati da un numero molto alto di informazioni, riducendo lo sforzo mnemonico.

L’Ergonomia permette di guardare il processo che si vuole migliorare in modo globale e sistemico partendo dalle persone coinvolte nel processo stesso. Il coinvolgimento dell’intera struttura è stato fondamentale per la condivisione e realizzazione del progetto.

Il progetto è partito da una “infarinatura” in materia di Ergonomia dei manager, è passato quindi alla fase di osservazione e valutazione del processo di produzione alla quale hanno preso parte gli operatori, per poi arrivare alla fase di individuazione di diverse misure migliorative e, dopo una loro analisi “partecipativa” considerando anche il binomio costo-beneficio, alla implementazione delle misure migliorative. Infine si è passati alla fase di formazione degli operatori coinvolti nel processo di produzione.

Il progetto in Ergonomia quindi ha coinvolto non solo le attrezzature ed il flusso di lavoro ma soprattutto ha aumentato il grado culturale del nostro team e la consapevolezza che si lavora tutti per un comune obiettivo.

 

 

 

In che modo il Faentia Ergo Tool ha agevolato la diffusione dei risultati dello studio al vostro interno? In che modo questo strumento è stato valutato?

 
Il Faentia Ergo Tool utilizzato per la presentazione del progetto è stato utile per una immediata condivisione dei risultati grazie alla presenza di immagini, foto e video e grazie alla facilità di utilizzo, dal momento che si “naviga” al suo interno come si farebbe con un sito web ben fatto. Il Tool utilizzato anche per la informazione e formazione in aula e nei processi è stato utile a generare il cambiamento culturale e a facilitare l’inserimento e accettazione di nuove attrezzature e device. In particolare questo progetto ha aumentato la consapevolezza che anche a livello cognitivo fosse necessario rendere semplice l’apprendimento di molte nozioni che fanno parte del nostro lavoro.

 

 

 

Dalla fine dei lavori ad oggi quali sono stati i feedback della direzione aziendale e dei lavoratori?

 
La bontà di un progetto si definisce dalla soddisfazione degli utenti/clienti, miglioramento, benessere, efficienza, riduzione dei costi. Tutte scommesse vinte.

Per avere un feedback di tutte le persone coinvolte abbiamo utilizzato sia strumenti interni sia il questionario per la valutazione della qualità percepita dell’intervento, realizzato da Faentia e destinato agli operatori della linea.

Questi ultimi hanno confermato che la qualità delle loro attività professionale è aumentata, beneficiandone anche nella sfera privata. A questo aggiungo che i nostri KPI sono in crescita, evidenza di un cambiamento che ha prodotto un miglioramento.

Grazie a questo progetto pilota e alla nuova cultura appresa dalla collaborazione con Faentia Consulting, siamo stati in grado di valutare con maggiore attenzione le decisioni che hanno coinvolto i nostri flussi e le azioni quotidiane, presenti nei processi con elevate attività manuali. Sono in corso altri progetti di miglioramento nelle aree produttive per dare a tutti i nostri tecnici quel plus che abbiamo riconosciuto nel progetto pilota.

 

 

 

Consiglieresti ad altre aziende un percorso come quello che vi ha coinvolti e perché?

 
Assolutamente si!

Il confronto globale ci impone di migliorare e possiamo farlo combinando risorse umane, nuove tecnologie, qualità, produttività per ottenere maggiore competitività e successo.

L’ergonomia è per noi un valore aggiunto, un nuovo approccio da integrare nel progetto di Lean Production (produzione snella) nel quale non si può prescindere da un approccio metodologico, che tenga conto dell’ergonomia.

Dobbiamo ragionare su un concetto ormai chiaro, nelle professioni usuranti la prevenzione è fondamentale per contrastare malattie professionali e l’aumento dell’assenteismo, per garantire una migliore qualità della vita e del lavoro. Per fare questo è necessario agire in modo proattivo ed attivare oggi quelle modifiche organizzative necessarie a garantire la salute ed il benessere degli/elle operatori/trici.

Ergonomia “ergo” – lavoro - e “nomos” – legge, un obbligo non solo morale.


 

 

Faentia Consulting ringrazia il Dott. Claudio Zanelli per avere accettato l’intervista e tutto lo staff della Marini Bomag Fayat Group che ha preso parte al progetto.