Progetto Ergoscopia: un ulteriore passo avanti

Faentia Consulting: Ergonomia in slaal operatoria

Si è tenuto a Firenze, dal 22 al 24 maggio scorso, il 32° Congresso Nazionale dell’Associazione dei Chirurghi Ospedalieri Italiani (ACOI).
 

Nella suggestiva cornice del Salone dei Cinquecento, la sala più importante di Palazzo Vecchio, Faentia Consulting e il Gruppo di Chirurghi italiani hanno avuto l’opportunità di presentare lo stato di avanzamento del progetto “Progetto Ergoscopia” al quale stanno collaborando.
 

La relazione, tenuta dall’ing. Giovanni Miranda e dal dott. Egidio Miranda (“Il benessere dei chirurghi: l’ergonomia in chirurgia laparoscopica”), ha portato al centro del dibattito certe riflessioni profonde da cui emergono difficoltà all’interno delle organizzazioni sanitarie, alcune inaspettate per i non addetti ai lavori. Tra gli aspetti critici si sottolineano la necessità di un maggiore dialogo tra i diversi attori e la necessità di dare vita a ulteriori percorsi formativi per sviluppare quelle che sono state definite “non-technical skills” (per esempio le modalità di gestione delle dinamiche di gruppo, delle emergenze e degli errori umani), esigenza fondamentale per i chirurghi.
 

“Il benessere è la condizione percepita dal chirurgo quando interagisce con le altre componenti del sistema come previsto riducendo al minimo possibile il discomfort, la fatica e lo stress psicologico grazie all’applicazione dei principi dell’Ergonomia.”
 

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Le sfide per la Chirurgia del XXI secolo sono indubbiamente molte e il ruolo centrale spetta alla sostenibilità economica (che mai si discosta dalla sostenibilità qualitativa) del Sistema Sanitario, al quale viene sempre richiesto di garantire efficacia ed efficienza. Devono essere rivisti i percorsi formativi, i quali dovrebbero essere intesi altresì come fulcri di coinvolgimento di tutto il personale: medici, personale infermieristico, personale tecnico-sanitario... e dovrebbero essere definiti nuovi modelli ospedalieri basati sull’integrazione fra le diverse discipline, su diversi livelli di intensità di cura, sulla formazione continua, sull’allenamento alla simulazione, sulla definizione ed assunzione dei diversi livelli di responsabilità per la persona. 
 

In analogia con quanto già accade nel mondo aerospaziale e industriale, l’Ergonomia - intesa nella sua definizione più completa che include cioè le sfere organizzativa, biomeccanico/antropometrica e cognitivo/sensoriale - rappresenta senza dubbio lo strumento per giungere alla definizione di una chirurgia molto più sostenibile, che possa garantire contemporaneamente il benessere del paziente e del chirurgo nonché l’ottimizzazione dell’intero sistema.